Santuario della Santissima Trinità a Torrice
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CHIESA SAANTA LUCIA
INDICE
La cappellina che segnava i confini
Le prime notizie scritte riguardanti la chiesa della Santissima Trinità sono contenute in alcune lettere conservate nell’Archivio della Diocesi di Veroli di chi cui la chiesa faceva parte. Risalgono al 1890.
Nella corrispondenza il vescovo pro tempore chiede ai canonici della concattedrale di Frosinone, spiegazioni in merito ad una lettera che arrivava da alcune donne di Frosinone. Queste ultime chiedevano di poter restaurare la cappellina della Santissima Trinità situata a Colle Cannuccio. I canonici rispondono di soprassedere.
L’episodio denota che la cappellina rupestre era già presente ed era una delle cappelline che segnavano i confini tra Frosinone e Torrice.
Nel 1895 sette famiglie che abitavano sul colle decisero di restaurare la struttura votiva, ma a metà dell’opera vennero a mancare i fondi. Il vescovo, dunque, fece una petizione alla Santa Sede affinché fosse sostenuto l’intero restauro. Furono inviate delle risorse finanziare per terminare il tetto e Papa Leone XIII donò una serie di candelieri. Da allora le famiglie del colle si sono sempre interessate al mantenimento della chiesa e in diversi momenti furono aggiunti una volta e due ali laterali.
Fino al 1890 la chiesa era di pertinenza dei canonici della concattedrale di Santa Maria di Frosinone, ricadente anch’essa nella diocesi di Veroli. In seguito le liturgie vennero officiate dai parroci di Frosinone, poi dai Redentoristi della chiesa San Gerardo e poi passò alle pertinenze della chiesa di San Pietro di Torrice. Dopo l’elevazione a Santuario, è di competenza di un rettore.
Il grande restauro e l’elevazione a Santuario
Agli inizi degli anni 2000, si sentì la necessità di una ristrutturazione profonda e completa in quanto la chiesa rischiava di crollare. Quindi fu deciso di demolire la piccola cappella e costruire ex novo l’attuale santuario con salone sottostante e campanile oltre ad uno spazio liturgico molto più grande.
Tra il 2003 e il 2015 fu portato a termine il lavoro e in tale occasione il vescovo della Diocesi di Frosinone, Veroli e Ferentino (istituita nel 1987), monsignor Salvatore Boccaccio, elevò la chiesa al rango di Santuario diocesano. E a seguito della supplica del rettore canonico Don Angelo Maria Oddi fu inoltrata richiesta a Papa Benedetto XVI al fine di ottenere per il santuario la facoltà dell’indulgenza plenaria per i giorni della festa. Il pontefice concesse ben volentieri l’indulgenza plenaria da lucrarsi nel giorno dedicato alla Santissima Trinità.
L’evento di consacrazione dell’altare è ricordato in un’iscrizione ovale posta sul lato destro della cupola che sormonta l’altare: “Nell’anno del Signore 2010, nel mese di maggio giorno 29, il vescovo diocesano monsignor Ambrogio Spreafico consacrò questo altare ponendo rettore Don Angelo Maria canonico Oddi”.
Le lettere incise DOM stanno a significare Deo Optimo Maximo: “A (o per mezzo di) Dio, il più buono, il più grande”.
Le reliquie dei santi conservate nell’altare
Nell’altare si conservano le reliquie di santi anche originari del territorio. Lo ricorda un’altra iscrizione incisa anche questa in un ovale in pietra che si trova invece a sinistra della cupola sopra l’altare. Si legge: “Sono deposte in questo altare le reliquie di Santa Maria Salome, Sant’Ambrogio Martire, Beata Maria Fortunata Viti, Beata Teresa di Calcutta, B.M. Raffaella Cimatti”. La Viti è stata una religiosa benedettina di Veroli vissuta tra l’800 e il 900. Così come le spoglie di Santa Maria Salome sono custodite nell’omonima Basilica verolana perché trovate in quel territorio. Tra l’altro nella medesima basilica è collocata la terza scala al mondo dove si può ricevere l’indulgenza plenaria. La Beata Maria Raffaella Cimatti, farmacista, si impegnò perché medici e infermieri non venissero meno al loro dovere di assistenza ai degenti dell’ospedale di Alatri, unico rimasto in funzione nelle immediate retrovie del fronte durante la seconda guerra mondiale. (etichetta su iscrizione)
L’interno come una scrigno di arte
Nella ricostruzione totale, il rettore ha voluto fortemente che il Santuario diventasse anche uno scrigno d’arte.
Era presente una semplice tela a carattere devozionale donata dalla comunità americana. Il quadro della Santissima Trinità fu acquistato a Roma ed è un olio su tela. L’iscrizione riporta queste indicazioni: “Dono della colonia americana. Anno 1922”. Fu quindi impreziosito da una copertura di argento dorato dei maestri scultori orafi di Arezzo. (etichetta su quadro santissima)
Furono realizzate 23 vetrate artistiche eseguite con fusione e ossidatura dei vetri dall’artista russo Piotr Merkury, definito maestro della luce, a cui l’università La Sapienza di Roma ha dedicato una sala, e dall’artista romana Barbara Farabecoli.
Le opere di questi due immensi artisti si conservano in diverse parti del mondo.
Le vetrate rappresentano i dodici apostoli e i santi patroni della Diocesi di Frosinone, Veroli e Ferentino ovvero Sant’Ambrogio e Santa Salome. Ritratti anche Madre Teresa di Calcutta e Padre Pio. Mentre il rosone, capolavoro unico, rappresenta la gloria dell’Agnello di Dio attorniato da angeli, arcangeli e cherubini. Le due grandi feritoie attorno al rosone, rappresentano i frutti della nostra terra quali olio e olivo.
Nella parte dell’abside si staglia una grande pala d’altare che rappresenta la Trinità che incorona la Vergine Assunta. In basso, si vede l’immagine del Santuario di Torrice, e di Giovanni Paolo II. Il quadro fu terminato il giorno della morte del pontefice. L’opera è stata eseguita dal maestro ritrattista Enrico Francia di Roma. (etichetta pala d’altare)
Degni di nota sono l’altare, custode delle reliquie dei santi, e il presbiterio che mostrano eleganti opere d’intarsio di marmi policromi.
Tutte le decorazioni interne del santuario sono state curate dai maestri decoratori verolani Fontana.
FONTI
Archivio della Diocesi di Veroli
Diocesi Frosinone-Veroli-Ferentino – UFFICIO PER I BENI
CULTURALI E L’EDILIZIA DI CULTO
Si ringrazia il rettore Don Angelo Maria Oddi
























